di Enrica Civelli
“La presa di coscienza di un singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino di una nazione e condurrà infine ad un cambiamento nel destino di tutta l’umanità”, come soleva affermare il mahatma Gandhi.
Questo è il motivo per cui abbiamo inteso sviluppare la “Voce di Robin Hood” on line, che si affianca all’opera di Avvocati senza Frontiere e del Movimento per la Giustizia, così da raggiungere chiunque desiderasse “ascoltare” la voce di chi voce più non ha, perché privati della libertà o ridotti al silenzio, a causa delle ingiustizie subite, ovvero di tutti coloro che non l’hanno mai avuta, perché costretti a vivere in stato di miseria e di totale abbandono, nel degrado e nell’emarginazione dalla possibilità di condurre una esistenza normale e dignitosa.
Amplificheremo le loro voci remote e i loro drammi inascoltati, per restituirgli quella speranza che la società civile sembra ormai avere dimenticato, nella convinzione che “ascoltandone” le sofferenze si possa noi tutti meglio comprendere il dolore generato dalla generale indifferenza e dall’egoismo che avvolgono il mondo ed attivarci affinché la giustizia ed i diritti umani vengano concretamente rispettati.
Parleremo di “eroi” sconosciuti, di gente comune, dei veri maestri di vita che, senza onori né glorie, si sono alzati da soli, dicendo NO! all’ingiustizia, alle prevaricazioni, alle violenze sui più deboli, al malaffare, alle mafie, contribuendo al cambiamento di questa società sempre di più attonita e annichilita nel proprio dolore, ormai assuefatta ad ogni tipo di abuso e violazione di qualsiasi diritto umano calpestato.
Non abbiamo alcuna pretesa di dare indicazioni politiche o lezioni di vita, ma vogliamo semplicemente denunciare i mali di cui siamo a conoscenza, sottaciuti dai media, per non continuare a restare indifferenti e smuovere le coscienze di chi crede che tutto vada bene e che la giustizia in cui tutti confidiamo sia una cosa pulita ed equanime, di cui potersi fidare e nella quale potere continuare a credere senza remore.
Parleremo di coloro che, con coraggio e amore per la verità, senza temere di dire ciò che effettivamente pensano, hanno dedicato la loro esistenza alla più nobile delle cause, lottando per una vita migliore per noi tutti, dove i sentimenti di giustizia, libertà, lealtà, democrazia, solidarietà siano pienamente rispettati.
Come affermavamo nel n. 0 de “la Voce di Robin Hood” del novembre 1999 (le cui pubblicazioni vennero sospese nel 2002 per mancanza di fondi): “Abbiamo deciso di dar vita ad un sogno dimenticato dall’immaginario collettivo.
Un giornale dove poter scrivere e leggere la verità. Un giornale che abbia il coraggio di affrontare i problemi rimossi dalla società civile e dai media, per spezzare l’omertà e far emergere la Giustizia”. Insomma, una tribuna aperta, da cui potere liberamente dialogare sulla “falsa coscienza della società civile, sulla manipolazione dell’informazione, sull’illegalità istituzionale, sul crescente degrado della civiltà giuridica, della politica, dell’economia, dell’ambiente, sui grandi temi dei diritti umani negati e su un ordine mondiale di pace in cui trovare un modello di sviluppo compatibile con il rispetto delle diversità etniche, culturali, politiche, religiose”.
Da quest’anno riusciamo finalmente a riprendere le pubblicazioni grazie a un parziale contributo della Regione Lombardia che ci permette di coprire i costi vivi, sino all’inizio del 2008. Potremo quindi continuare ad esistere, anche in seguito, solo attraverso il gradimento e l’interesse che quest’iniziativa editoriale saprà suscitare nei lettori, dai quali ci attendiamo pertanto il loro sostegno e qualsiasi forma di positivo contributo, inviandoci articoli, esperienze, casi di malagiustizia, saggi, offerte di collaborazione, inchieste giornalistiche e giudizi anche critici, che pubblicheremo volentieri, in quanto intendiamo costruire un luogo di dialogo aperto al pluralismo delle idee e al confronto delle forme di pensiero che attraversano la società, dove nessuno si senta depositario della verità, in maniera da superare le barriere culturali, ideologiche e religiose che sinora hanno diviso gli uomini di buona volontà, lasciandoli in balia degli interessi dei “Signori della Guerra” e dei poteri criminali che controllano i mercati, la politica, la cultura dominante, le chiese e le nazioni.
Il prossimo numero de “la Voce di Robin Hood” on line uscirà in settembre, ma contiamo grazie a tutti coloro che vorranno aiutarci a farla conoscere e a sostenerci, anche semplicemente registrandosi nel sito, di riuscire al più presto a diventare un mensile… ASCOLTIAMOLA!
Enrica Civelli (Responsabile Progetto “Ascolta la Voce di Robin Hood”)