A cura di Roberto Di Napoli (Avvocato)
Si è tenuto a Roma, venerdì 25 Giugno, presso la sala delle conferenze di Palazzo Marini (Camera dei Deputati), il I° convegno del neocostituito Forum Nazionale Antiusura Bancaria presieduto dall’on. Domenico Scilipoti e composto da professionisti, vittime e rappresentanti di associazioni antiusura. Soddisfatto della partecipazione di centinaia di vittime di usura ed estorsione bancaria venute a Roma da ogni parte d’Italia è il comitato esecutivo del Forum Nazionale Antiusura Bancaria, guidato dall’Avv. Roberto Di Napoli che, oltre ad essere autore di pubblicazioni giuridiche in materia, è difensore di utenti bancari e vittime di usura e ha coordinato il gruppo di lavoro che ha voluto e redatto la proposta di legge (n.3523) di riforma dell’art. 50 del Testo Unico Bancario firmata e depositata dall’on. Scilipoti (IDV).
“Vedere centinaia di persone che, pur distrutte dall’usura bancaria e dai paradossi della giustizia italiana, hanno conservato la più grande ricchezza, ossia, la dignità e la forza di combattere contro le ingiuste pretese, ha un preciso significato: significa che in questo Paese ci sono tantissime persone perbene stanche ma pronte a manifestare solidarietà”. “E’ assurdo che la giustizia è velocissima nelle esecuzioni immobiliari che distruggono migliaia di persone e famiglie e hanno fatto fallire l’economia italiana: anche se, da ormai, oltre un decennio, la giurisprudenza sia costante nel ribadire l’illegittimità di varie clausole contrattuali e malgrado all’esito dei lunghissimi giudizi, quasi mai, il credito vantato dalla banca corrisponde a quanto accertato dal giudice . L’ordinamento offre vari strumenti giuridici per contrastare le indebite pretese. Il problema è che la gente, gli imprenditori che devono pensare a lavorare, spesso, non ne sono a conoscenza o non hanno nemmeno la forza di recarsi dall’avvocato”.
“E’ per questo che si rende necessaria l’approvazione urgente, da parte del Parlamento, della proposta di legge voluta dal Forum Nazionale Antiusura Bancaria e firmata dall’on. Domenico Scilipoti che si è rivelato particolarmente sensibile alle vittime. E’ una proposta di legge” -spiega Di Napoli- “con la quale si chiede la modifica dell’art. 50 del Testo Unico Bancario che, attualmente, consente alle banche di ottenere il decreto ingiuntivo sulla base dell’estratto conto e di una semplice dichiarazione di un funzionario il quale attesta che il credito corrisponde alle scritture contabili della banca”. “Il più delle volte” -continua l’avvocato Di Napoli- “si verifica che quando l’apparente debitore propone opposizione, all’esito del giudizio, come detto, il credito accertato non corrisponde a quello vantato dalla banca. Nel frattempo, però, l’impresa o la vittima è distrutta e nessuno, di certo, può risarcire la perdita della serenità. Con la modifica dell’art. 50 del T.U.B. si chiede l’inserimento di alcuni commi che prevedono che nel caso in cui, all’esito del giudizio, la pretesa della banca si scopre essere stata superiore del 10 %, essa debba risarcire automaticamente una somma pari al triplo del credito ingiunto e il giudice civile debba trasmettere gli atti al Procuratore della Repubblica per i delitti di usura ed estorsione”. “E’, certamente, una pena severa ma lo scopo” -precisa l’avv. Roberto Di Napoli- “è proprio quello di disincentivare condotte che, oltre che delittuose, sono contrarie alla buona fede contrattuale, determinano danni ingenti all’utente e, soprattutto, hanno determinato la distruzione di migliaia di imprese: insomma, dell’economia italiana. Con la modifica dell’art. 50 T.U.B., recependosi quanto più volte affermato dalla giurisprudenza, si prevede, inoltre, che, laddove il credito ingiunto sia contestato, la banca non possa procedere alla segnalazione a sofferenza presso la Centrale dei Rischi della Banca d”Italia oppure deve segnalare che il credito è contestato”.
“Con autonoma proposta di legge (n.3526) già firmata e depositata dall’on. Scilipoti si chiede, inoltre, la modifica di alcune norme del codice di procedura penale al fine di consentire l’opposizione alla richiesta di archiviazione nel termine di 30 giorni (e non in quello, insufficiente, di 10 giorni ora previsto) nonchè la ricorribilità in Cassazione dell’ordinanza che decide sull’archiviazione.” “Dall’affluenza delle vittime che, malgrado lo sciopero, sono partite da ogni parte d’Italia per raggiungere Palazzo Marini (Camera dei Deputati), è evidente l’apprezzamento delle iniziative del neocostituito Forum Nazionale Antiusura bancaria. Sentire le testimonianze delle loro sofferenze, dei paradossi giudiziari, quali quelli che si verificano laddove si archiviano procedimenti pur quando il consulente tecnico ha accertato l’usura o laddove giudici delle esecuzioni non sospendono il rilascio dell’abitazione della vittima pur quando essa abbia ottenuto la sospensione per trecento giorni ex art. 20 l. 44/99 (normativa antiracket ed antiusura), rende evidente, però”- secondo Di Napoli- “un altro dato oggettivo ed inconfutabile: la necessità della riforma della legge sulla responsabilità civile del magistrato. Non è un’esigenza di un partito o dell’altro. E’ un’emergenza nazionale che va affrontata per evitare paradossi intollerabili in uno Stato di diritto e alla quale tutti i partiti e tutti i politici devono collaborare al fine di assicurare ai cittadini la serietà, serenità, competenza e trasparenza dei magistrati.
Avv. Roberto Di Napoli