La Segreteria di
Avvocati senza Frontiere, mentre è ancora in corso la requisitoria, rende noto
che, a seguito della mancata astensione del P.M. Renato Martuscelli che ha
ignorato la richiesta del difensore della Onlus Movimento per la Giustizia Robin
Hood, costituita parte civile con l’Avv. Michele Capano del Foro di Salerno, ha
inviato un circostanziato esposto al C.S.M. e al Procuratore Generale presso la
Corte d’Appello di Salerno per procedere in sede disciplinare nei confronti del P.M. Dr.
Martuscelli e per valutare la rilevanza penale delle gravi e molteplici
violazioni procedimentali che si sono verificate nell’ambito del processo in
corso da oltre tre anni.
Dopo aver
sottoposto ad attenta disamina lo svolgimento del processo, nonché le attività
svolte dalle parti, i legali dell’Associazione si sono resi conto
dell’intollerabile assenza del P.M. che in spregio alle sue funzioni
istituzionali ha assunto in maniera sfacciata, senza mezzi termini, la difesa
degli imputati, cercando di minimizzare le gravi responsabilità degli stessi,
rivolgendo, viceversa, le proprie attività d’accusa nei confronti della vittima,
nel precipuo scopo di alleggerire le condotte dei medici e del personale
ospedaliero, nonché delle stesse forze dell’Ordine che hanno eseguito con
modalità illegittime il brutale fermo di una persona assolutamente sana di mente
e pacifica che implorava di non venire portato presso il lager psichiatrico del
San Luca di Vallo della Lucania, preavvertendo con grande lucidità che sarebbe
stato ucciso.
A riguardo, i legali di Avvocati senza
Frontiere hanno ricordato la pregressa attività persecutoria del P.M. nei
confronti del maestro elementare, Francesco Mastrogiovanni, rimasto vittima
dell’omicidio
preterintenzionale avvenuto presso il reparto psichiatrico dell’Ospedale San
Luca di Vallo della Lucania il 4 agosto 2009, quando il povero Mastrogiovanni,
era
ancora in vita, ottenendo, già
anni orsono, la misura cautelare della custodia in carcere per oltre 9 mesi, per
fatti consimili del tutto insussistenti di pretesa "resistenza e oltraggio a
pubblico ufficiale", dai quali l’odierna vittima è stata assolta con formula
ampia e condanna dello Stato Italiano, da parte della Corte
Europea di Strasburgo per l’ingiusta detenzione.
L’esposto prosegue denunciando l’anomalo
comportamento endoprocessuale e assoluta inerzia investigativa del P.M.
Martuscelli anche nel connesso procedimento R.G.N.R. 1799/09, nell’ambito del quale ha chiesto nelle
scorse settimane l’archiviazione nei confronti dei medici che avevano disposto
il TSO di Mastrogiovanni, risultando evidentemente incompatibile e impensabile
che possa sostenere oggi la Pubblica Accusa, sostituendo l’originario P.M. che
aveva svolto in maniera ineceppibile le indagini e disposto i rinvii a
giudizio.
Ciò non
bastando, anche le stesse condotte endoprocessuali tenute dal Dr. Martuscelli
nel corso del dibattimento hanno rivelato da un lato la sua parzialità,
animosità e acrimonia avverso il defunto Mastrogiovanni, nei cui confronti
addirittura infieriva spingendo i testimoni, contro la loro stessa volontà, ad
esprimere aneddoti negativi e inconferenti il procedimento, e dall’altro la sua
totale inerzia come organo inquirente che nemmeno ha sollevato eccezione di
inammissibilità della teste Dr.ssa Di Matteo indagata nel parallelo procedimento
connesso R.G.N.R. 1799/09 R.G.GIP. 1929/10, giungendo ad omettere di richiedere
l’acquisizione del video integrale delle 83 ore di tortura con mani e piedi
legati, senza acqua nè cibo, da cui potevano ravvisarvi la presenza del primario
che il P.M. invece ha sostenuto in ferie.
Ragioni per
cui vi sono fondati motivi per ritenre che ne richiederà l’assoluzione e pene
miti nei confronti dei terzi imputati aventi causa.
Il testo
integrale dell’esposto sarà disponibile sul sito http://www.avvocatisenzafrontiere.it/
Per saperne
di più e vedere
https://www.lavocedirobinhood.it/Articolo.asp?id=201&titolo=T.S.O.:
CURA O TORTURA? ASSASSINIO MASTROGIOVANNI. LA LEGGE BASAGLIA 32 ANNI
DOPO.
– P.S.
– Il Movimento per la Giustizia Robin Hood è una
Organizzazione non lucrativa di utilità sociale riconosciuta con Decreto del
Presidente della Regione Lombardia n. 369/99, operante su tutto il territorio
nazionale, che si adopera per il rispetto della legalità e dei diritti umani, a
tutela di interessi diffusi dei cittadini e dei propri associati, contro
qualsiasi forma di discriminazione e abuso di autorità, anche da parte delle
istituzioni, offrendo assistenza legale ai soggetti in stato di bisogno,
attraverso la rete di "Avvocati senza Frontiere".
– In particolare, tra le finalità della Onlus rientrano
anche la tutela del diritto alla salute, nonché di adeguate cure e trattamenti
sanitari, quali fondamentali diritti dell’individuo e interessi della
collettività, costituzionalmente protetti, che sono inscindibilmente connessi
alla più generale tutela del rispetto della dignità della persona umana e dei
diritti dei soggetti più deboli, come si evince dallo Statuto associativo della
Onlus nei vari aggiornamenti.
– Tali attività
associative di tutela vengono svolte attraverso gli sportelli di "S.O.S.
Giustizia" e la rete di "Avvocati senza Frontiere", che si prefiggono di
garantire il diritto di difesa, anche dei non abbienti, in ogni sede anche
sovranazionale, tutelando con fermezza e coraggio civile i cosiddetti "diritti
negati", nonché quelli dei propri associati, come emerge dallo Statuto
associativo, che prevede espressamente la facoltà dell’Ente di intervenire in
giudizio e di costituirsi parte civile nei casi di particolare rilevanza
sociale, anche al fine di monitorare il corretto svolgimento dei procedimenti e
l’esercizio dell’azione penale, onde affermare in concreto il principio di
uguaglianza dei cittadini davanti alla legge.
– Nel caso di specie, L’Associazione, avuta notizia
della sostituzione del P.M. originariamente titolare dell’indagine, che aveva
disposto il rinvio a giudizio degli imputati, svolgendo una ineccepibile
attività, poi sostituito dal P.M. Dr. Renato Martuscelli, si è costituita parte
civile, non solo al fine di monitorare il procedimento, ma
anche di denunciare abusi, violazioni procedimentali, omissioni, rapporti
collusivi e anomalie che soventemente possono verificarsi in processi di
particolare rilevanza sociale per coprire le responsabilità di soggetti in
posizione dominante e imputati cd. "eccellenti", in grado di esercitare
pressioni sugli organi giudicanti, pilotando l’esito dei procedimenti con
assoluzioni o pene molto miti.
Per info:
Segreteria Avvocati senza Frontiere 02/36582657 – 329/2158780